Lucio Slama si racconta con parole semplici e in modo semplice illustra le sue prioritŕ. "Sono un attore, impegnato presso il Dramma Italiano al teatro "Ivan de Zajc" di Fiume, con un' ottantina di spettacoli alle spalle. Inoltre, sono un membro attivo dell'associazione Virtuale Stato Libero di Fiume e giornalista sportivo per www.forza-fiume.com".
Quanto č lungo il passo che L'ha portato dal palcoscenico alla politica?
"Il teatro non č mai stato estraneo a problemi sociali e politici, č soltanto un luogo che ce li fa percepire in mille modi diversi. Come attore ho sviluppato una sensibilitŕ nei confronti del pubblico e della societŕ. Il Dramma Italiano mi mantiene vicino alla minoranza italiana e ai problemi, o (magari) soltanto ai desideri di questa. La mia attivitŕ sociale e politica nell'ambito della CNI non č recente, inoltre sono uno tra i fondatori della Lista per Fiume".
Quale secondo Lei la strada che la CNI dovrebbe imboccare nel prossimo quadriennio?
"La minoranza cambia di numero, non di consistenza. Cambia l'approccio dello Stato verso la minoranza e di conseguenza la volontŕ di esprimersi in quanto tale. Bisogna essere fieri delle proprie origini, qualunque esse siano. Io sono fiero di essere italiano. La nostra identitŕ si sta perdendo, specialmente tra i giovani che affrontano di nuovi modelli di vita, intensi ritmi di lavoro, si tratta tra l'altro della globalizzazione. Abbiamo ben altri problemi per la testa che dedicarci al problema delle minoranze. Secondo me questo č un approccio sbagliato, bisogna partire da se stessi da quello che siamo: č questo che ci porta al successo".
Ci sono probabilmente delle prioritŕ, delle questioni che vanno risolte ora e subito. Quali?
"Il punto principale del mio/nostro programma č il ritorno al doppio voto. Č normale che uno Stato che tutela le minoranze abbia dei seggi liberi per i rappresentanti politici delle minoranze.
Una minoranza come tale si trova giŕ in una posizione inferiore, perché restringere il diritto di voto e limitarci a scegliere se eleggere un nostro rappresentante o partecipare alla vita politica generale dello Stato in cui viviamo?
Il doppio voto rappresenta una discriminazione positiva: una risposta positiva dello Stato che conferma di essere un 'amico' delle minoranze".
Del partito che l'ha candidata ne sappiamo poco.
Ci puň illustrare i punti forti del programma con cui la Lista per Fiume/Lista za Rijeku si presenta alle elezioni?
"La Lista per Fiume si presenta alle elezioni sostenendo me come candidato della CNI. Il punto principale del programma č la decentralizzazione dello Stato, o meglio dire la regionalizzazione. Vogliamo creare di Fiume e dell'Istria due Regioni a statuto autonomo, imitando quello di cui gode il vicino Friuli Venezia-Giulia. Un'autonomia economico-finanziaria, fiscale e politica favorirebbe tutti gli aspetti della vita, da quello imprenditoriale, al turismo, alla posizione delle minoranze. Istria e Liburnia sono due regioni con una grande minoranza italiana, una maggiore autonomia faciliterebbe lo sviluppo del bilinguismo, un fenomeno abbastanza logico considerando la storia di queste due regioni".
Come ha concepito la propria campagna elettorale e di quanti mezzi dispone?
"Cerco di avere quanti piů contatti con la gente. Mi presento porta a porta. Non č soltanto un modo di fare una campagna, č un modo di mantenere e rafforzare un'identitŕ. I mezzi sono limitati, ma non sono solo: assieme a me lavora un gruppo di ragazzi e ragazze giovani e ambiziosi. La campagna elettorale sarŕ svolta via Internet, attraverso il sito web 'www.listaperfiume.com' e giornali quotidiani. Nella prossima settimana visiteremo alcune Comunitŕ italiane in Istria e venerdě 23 saremo presenti in Circolo a Fiume".
Nel gennaio del 2008 la Slovenia assumerŕ la presidenza dell'Unione Europea. Per gli italiani di Croazia questo sarŕ secondo Lei un vantaggio oppure gli italiani di Croazia, come tutti gli altri cittadini con passaporto croato dovranno superare la "barriera burocratica" di Schengen?
"Non posso rispondere a questa domanda siccome mi sembra un affare di politica estera slovena. Un vantaggio decisivo sono i rapporti con le sedi della CNI in slovenia. Nonostante la 'barriera burocratica', irrigidire troppo i rapporti transfrontalieri con uno Stato in 'preadesione' sarebbe un atto poco diplomatico. Nonostante tutto le differenze di nazionalitŕ non dovrebbero rappresentare una differenza nei rapporti transfrontalieri".
La CNI e i giovani...
"Č un argomento che ho toccato all'inizio dell'intervista, e lo trovo un problema abbastanza importante. La CNI non č estranea ai giovani che frequentano o hanno frequentato le scuole elementari e medie superiori italiane e che hanno conosciuto in prima persona i frutti della collaborazione con l'Universitŕ Popolare di Trieste, partecipando a vari concorsi, potrei citare 'Istria Nobilissima', ai campionati di atletica, calcio, a varie escursioni per gli alunni delle scuole italiane di Fiume e dell'Istria. Uno dei vantaggi di un'eventuale decentralizzazione andrebbe a favore del settore scolastico: infatti, sarebbero le regioni e non lo Stato a costruire nuove scuole e universitŕ. Per non parlare poi del miglioramento dello standard didattico e culturale nelle nostre zone. La CNI dovrebbe perň preoccuparsi di trattenere i giovani anche dopo che hanno terminato le scuole, facendo in modo che si sentano fieri delle proprie origini. Inoltre, nell'ambiente politico croato c'č una grande assenza di donne e giovani. Ad esercitare il potere da piů di 20 anni sono sempre le stesse persone e quindi non stupisce l'aumento di indifferenza da parte del cittadino comune. Io come rappresentante della CNI e della 'Lista per Fiume' combatterň per un piů decisivo impegno da parte dello Stato nel costruire complessi abitativi destinati ai giovani".
La CNI e gli imprenditori...
"Illly sta promuovendo la formazione di un'Euroregione o GECT che comprenderebbe le due Regioni: quella Istriana e quella di Fiume. Nel caso ciň si realizzasse, la CNI dovrebbe avere un ruolo di mediatore tra i nostri imprenditori, promuovendo la loro attivitŕ e includendoli nel processo degli scambi internazionali".
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