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La Voce del popolo: Via l'11.esima circoscrizione

Diritto di voto dei cittadini croati eletti all’estero: questo uno dei principali temi della campagna elettorale delle Politiche 2007 in Croazia che si traduce in uno ricco scambio di opinioni tra quanti sono favorevoli a mantenere in vigore l’attuale normativa elettorale e quanti propongono di rivedere la stessa. Tra questi ultimi si colloca anche la Lista per Fiume, formazione che ha candidato Lucio Slama al seggio specifico per la Comunità Nazionale Italiana, i cui esponenti hanno illustrato ieri in sede di conferenza stampa la posizione in merito alla questione che a loro avviso “inciderà in modo significativo sulla formazione del potere in Croazia”.

“La questione del diritto di voto riconosciuto alla diaspora, termine con il quale vengono erroneamente indicati anche i cittadini croati residenti in Bosnia ed Erzegovina, Paese del quale sono uno dei popoli costitutivi, a nostro avviso andava risolta molto tempo fa ponendo rimedio a quello che dal nostro punto di vista rappresenta un’‘ingiustizia’ in quanto – ha spiegato Danko Švoriniæ, a capo dello staff elettorale della Lista per Fiume –, sancisce una situazione per cui sulla composizione del Sabor incidono i voti di quanti non risiedono in Croazia”. In tal senso, muovendo dall’opinione per cui il problema risiede nella Legge sull’elezione dei deputati al Sabor, e precisamente nel suo articolo 8, Švoriniæ ha annunciato che in caso di elezione al Sabor Lucio Slama presenterà in Parlamento una proposta di modifica e integrazione della Legge in parola tesa a far accogliere anche in Croazia il “modello portoghese”. “La proposta che avanzeremo sarà quella di integrare l’articolo 8 della Legge con un nuovo comma 2 che stabilisca che gli elettori che non hanno la residenza in Croazia esprimono il loro voto un seggio ‘simbolico’ da istituire a Zagabria o a Fiume. Si tratta – ha osservato Švoriniæ –, di un modello già applicato dal Portogallo, Paese che riconosce ai cittadini residenti all’estero il diritto di voto. Questo, però, deve essere esercitato a Lisbona”.

Da notare, comunque, che stando a quanto affermato sia da Švoriniæ sia da Tamara Moranjak – sostituto di Lucio Slama – la questione dell’abolizione dell'XI circoscrizione elettorale, pur rientrando nel programma della Lista per Fiume, non sarà una condizione per addivenire ad un accordo attinente al sostegno al futuro Governo croato. Queste ultime sono, infatti, nell’ordine, il doppio voto per gli appartenenti alle etnie, la regionalizzazione del Paese e il mantenimento dell’identità fiumana ed istriana, temi affrontati da Slama anche nel corso degli incontri avuti nel fine settimana con i connazionali a Buie, Rovigno, Valle e Parenzo. (chb)

Post je objavljen 20.11.2007. u 17:22 sati.