Mondoscuola

četvrtak, 31.01.2019.

la Giornata della Memoria



ll Giorno della Memoria e' una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell'Olocausto. E' stato cosi' designato dalla risoluzione 60/7 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1. novembre 2005, durante la 42. riunione plenaria. La risoluzione fu preceduta da una sessione speciale tenuta il 24 gennaio 2005 durante la quale l'Assemble agenerale delle Nazioni Unite celebro' il sessantesimo anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e la fine dell'Olocausto.Si e' stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perche' in quel giorno del 1945 le truppe dell'Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.L'Olocausto e la Shoah sono stati genocidio con metodi scientifici, messo in atto da parte della
Germania nazista fino al 27 gennaio 1945, quando i carri armati dell'esercito sovietico sfondano i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz in Polonia. Da quel giorno, questo campo e' diventato il luogo simbolo della discriminazione e delle sofferenze di chi e' stato internato solo perche' ebreo o zingaro o omosessuale o anche, semplicemente, perche' si trattava di una persona con idee
politiche diverse da quelle di chi era al potere.Ricordare le vittime di quegli anni lontani puo' sembrare qualcosa che non vi tocca direttamente (forse nemmeno i vostri nonni ne sono stati testimoni), in realta' non e' cosi'.La Giornata della Memoria non serve solo a commemorare quei milioni di persone uccise crudelmente e senza nessuna pieta' ormai quasi 80 anni fa. Serve a ricordare che ogni giorno esistono tante piccole discriminazioni verso chi ci sembra diverso da noi. Spesso noi stessi ne siamo gli autori, senza rendercene conto. La Giornata della Memoria ci ricorda che verso queste discriminazioni non alziamo abbastanza la voce e che spesso, per comodita' e opportunismo, ci nascondiamo in quella che gli storici
chiamano la zona grigia. Si tratta di una zona della mente e del nostro comportamento, a meta' tra il bianco e il nero, tra l'innocenza e la colpevolezza.




Scritto da: Roberta Šiljan, 8.b

31.01.2019. u 09:52 • 0 KomentaraPrint#

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