Cultura

30.11.2007., petak

Colosseo - breve storia

Durante l`ora d`litaliano ho chiesto alla maestra perche` il Colloseo fosse cosi` danneggiato?
L`insegnante mi ha suggerito di cercarmi da solo la risposta facendo una breve ricerca tramite Internet. Ed ecco che cosa ho trovato.

Il Colosseo, originariamente conosciuto come Anfiteatro Flavio o semplicemente come Amphitheatrum, e` il piu` famoso anfiteatro romano, ed e` situato nel centro della cittŕ di Roma. In grado di contenere fino a 50.000 spettatori, era il piu` grande e importante anfiteatro dell'epoca imperiale. Veniva usato per gli spettacoli gladiatňri e altre manifestazioni pubbliche (spettacoli di caccia, rievocazioni di battaglie famose, e drammi basati sulla mitologia classica).
L'edificio forma un'ellisse di 527 m di circonferenza, con assi che misurano 188 m per 156 m. L'arena all'interno misura 86 m per 54 m, con una superficie di 3.357 m˛. L'altezza attuale raggiunge i 48,5 m, ma originariamente arrivava ai 52 m.
Il Colosseo, come tutto il centro storico di Roma, e` stato inserito nella lista dei patrimoni dell'umanita` dall'UNESCO nel 1980. Nel 2007 il complesso e` stato inserito fra le "Sette meraviglie del mondo moderno.

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Storia o meglio perche`negli anni il monumento si e`deteriorato cosi`

Un primo intervento di restauro si ebbe sotto Antonino Pio. Un incendio nel 217 fece crollare le strutture superiori e, dopo i lavori di restauro di Eliogabalo e Alessandro Severo, l'edificio venne riaperto nel 222, non completato. I restauri furono completati sotto Gordiano III. Altri danni per opera di incendi si ebbero nel 250 o 252 e nel 320.
Grandi lavori di restauro si ebbero anche dopo un terremoto nel 442, ad opera dei prefetti urbani Flavio Sinesio Gennadio Paolo e Rufio Cecina Felice Lampadio. Altri restauri si ebbero ancora nel 470 (il console Flavio Messio Febo Severo). I restauri continuarono anche dopo la caduta dell'impero: dopo un terremoto nel 484 o nel 508 il prefetto urbano Decio Mario Venanzio Basilio effettuo` i restauri a proprie spese.

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Dopo l'abbandono fu adibito nel VI secolo ad area di sepoltura e poco dopo venne utilizzato per scopi abitativi. Nel XIII secolo fu occupato da un palazzo dei Frangipane. successivamente demolito, ma continuo` ad essere occupato da abitazioni. I blocchi di travertino furono sistematicamente asportati nel XV e XVI secolo per essere riutilizzati in nuove costruzioni, e blocchi caduti a terra furono ancora utilizzati nel 1634 per la costruzione di palazzo Barberini e nel 1703 per il porto di Ripetta. Una famosa descrizione di questo "saccheggio" sta nel detto Quod non fecerunt Barbari, fecerunt Barberini ("Cio` che non fecero i barbari, fecero i Barberini").
Nel corso del giubileo del 1675 assunse il carattere di luogo sacro in memoria dei molti martiri cristiani qui condannati al supplizio e nel 1744 papa Benedetto XIV vi fece costruire le 15 edicole della via crucis.In seguito ai dissesti strutturali si ebbero i primi restauri: speroni a sostegno delle estremitŕ rimaste in piedi della facciata furono costruiti nel 1807 ad opera di Raffaele Stern e nel 1826 da Giuseppe Valadier, che ricompose nella nuova opera parte delle strutture giŕ crollate. Altri restauri nell'interno si ebbero tra il 1831 e il 1846. Contemporaneamente si inizio` a liberare il monumento dall'interro con gli scavi diretti da Carlo Fea nel 1811 e 1812 e con quelli di Pietro Rosa (1874-1875). Nel 1938 e 1939 furono completamente scavate le strutture sotterranee dell'arena, in parte alterate dalle ricostruzioni.

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