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IL BACI SUL PONTE DEI SOSPIRI - DIANNA DIVERNO


PRIMO CAPITOLO- Partenza a Roma
Sembrava che questa mattina e in una gioiosa, insolita altalena, così caratteristico in quel periodo dell'anno, semplicemente come se stato scritto che la primavera a Parigi e a casa di Jean-Paul Azinkort dovrebbe passare in tanta generale incomprensibile fretta. A peggorare le cose, ora si muovono, e generale incomprensibile fretta erà ancora più forte, urgente come se le pareti dall’ enorme casa di duefoglie alla strada Sen Z-Asten oscillando in un ritmo insolito della danza, e quelle vecchie scale di legno, tra cui tutti (praticamente frenetico) arrampicano su e giù, proprio crepitavano, cosi come sarebbe rompere letteralamente sotto il peso di qualcuno. Sembrerebe che ognuno divertirsi, prevedendo che certamente fare tutto per lo sgombero di passare in un umore migliore, in primo luogo perchè Jean-Paul Azinkort ho divulgato completamente inaspettatamente che pensare di muoversi a nessun’altra parte ma a Roma;anche la sua sorellastra Elisa Azinkort, signora rispettata nei alti parigini circoli si e meravigliata in quello modo insolito e molto iritante; come se fosse sul suo (secondo la sua opinione) pazzerello decisione dovrebbe parlare con almeno cinque donne da quello cerchio, e tra lealtre signore Teresa Cartagena e Caterina Ralard.. E lo sgombero doveva passare nel migliore ordine.
Soprattutto perch neanche Jean-Paul Azinkort non ho pensato o considerato che nel entro la meta di tutti, o nel mezzo della primavera 1822 avendo necessita di transferirsi a Roma; perche dopo lo scandalo, che e stato legato a lui e il suo lavoro di avvocato, erà perfettamente chiaro che Parigi certamente non e la più bene destinazione per lo sviluppo di ogni attivita commerciale in qualsiasi proporzione o in alcun modo. Signora Elisa Azinkort fa in disaccordo con lui, soprattutto perche ha significato che lo avrebbe visto una o due volte l’anno, naturalmente se lei viaggia a Roma; ma d’altra parte sembrava una buona idea, per in quell’epoca l’opinione pubblica e pubblico disprezzo fanno spina dorsale della societa parigina, che non sarebbe il caso a Roma. A Roma almeno come lo vide Jean-Paul Azinkort, dopo il affare scandaloso mancato, si poteva andare avanti – perche il pubblico disprezzo non ha preso rincorsa, neanche tanta importanza ai corsi della vita di alcuno.
E per rendere le cose ancora piu complicate, con Jean-Paul Azinkort viaggiato la sua nipote Demetris Azinkort, ragazza soltano cresciuta, da diciotto anni, e cui l’unico supporto dopo la morte dei suoi genitori erà lo zio Jean-Paul Azinkort.
Affinche, l’intera casa a quei giorno fa stata caratterizzata in movimento, e sono attraverso quelle vecchie scale di legno a dieci volte la paio di loro discendavano principalmente in modo più rapido e capofitto; transportano scatole, borse, borse con vestiti, piatti in porcelana, biancheria, opere d’arte, dipinti, figure, tende, mobili, vasi con fiori etc. Sembrava che dello sgombero e desiderio per la casa di Azinkort e svuotata, non sara mai fine, tutto e concordato a un grande auto di traino che erano davanti al cantire e che dovrebbe prendere tutti i bagagli alla stazione ferroviaria.



Traduzione -Ana Ferluga

Post je objavljen 13.10.2019. u 12:10 sati.