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PROCESSO D'OTTOBRE



I grandi ideali sociali che nascono in particolari epoche storiche,di regola

impetuosamente terminano nelle fauci del proprio predatore.

La ragione di cio' non ha ancora avuto la spiegazione scientifica che provabilmente

giace nascosta nelle regole evolutive della comparsa della vita stessa su questo pianeta.

Il parto dell'essere intelligente e' come se fosse in eterna discordia, divario con il

finale che e' la comparsa dell' Uomo.

Percio', come se l'apparizione del Cristianesimo che nello schiavo originariamente

presentiva l'Uomo,molto presto diventa la sua impetuosa contrarieta'. Con i roghi, le

crociate, la vicinanza assidua alle classi regnanti, direttamente e indirettamente si

ritrova in tutte le cosidette guerre di protezione,nei sterminii di massa dell' Umano.

Quanto rimane e' sottomesso a dottrinazione dalle forze sociale che ne creano lo

schiavo economico e l'oggetto della contemporanea democrazia liberale.

Il protestantesimo ha vissuto il percorso identico.

La rivoluzione borghese, e l'apparizione del socialismo scientifico nel

dicianovesimo secolo che partorische la Comune di Parigi, hanno inghiottito la loro prole.

La Rivoluzione d' Ottobre poi genera alquanto in fretta l' idra chiamata Stalinismo, quale

partner nazista nel soffocamento della prima minacciosa rivoluzione socialista in

Germania, all' inizio degli anni trenta del secolo scorso, nonche' la liquidazione di massa

dei propri cittadini,che di regola all'atto delle esucuzioni venivani batezzati '' kulak ''.

Le apparizioni delle tendenze riformatrici a posto delle rivoluzioni, che godono del

sostegno della prima e della seconda Internazionale, del manirismo a posto del sostanziale

movimento, si trasformano nelle ''idee delle babette'', alle quali De Leon,gia' all' inizio

del ventesimo secolo esclama:''Ce ne abbiamo abbastanza delle vostre riforme,mediocrita',

infantili aspirazioni del movimento piccolo borghese, nel tempo dei colossali problemi

sociali,che bussano alle porte di ogni Uomo, rivendicando la loro soluzione.''

Da cio', laddove si minano le basi di una societa' nel momento del suo sorgere,

e' illusorio e poco serio sognare l' armatura del suo tetto.

L'idea di consacrare al tema un' opera d'arte figurativa,nasceva nel corso degli

anni, vivendo di alti e bassi e l'eterno timore di esprimere qualsivoglia posizione che

potesse associarsi anche alla minima asserzione di non chiara provenienza, finche'

finalmente non appariva nella forma del Cenacolo.

Dodici maschi,con la presenza di una singola femmina! La tela e stata tagliuzzata

in piccoli frammneti,tanto da non permettere alla sciochezza di ripetersi.

Diversi anni dopo, durante una mostra a Padova che inaugurava Luciano Morbiato

dicendo fra l'altro, ''….. di un' opera pittorica non piu' esistente…..'' mi incito' a ritornare

a casa e stendere una nuova tela.

Vicino a Rosa Luksemburg, al posto di Lassalle appariva Monica Prince,segretario nazi-

nale del PSO australiano.E' stato il primo passo dell' autore verso il problema del

femminismo.Ad Albona compare la grande giustificazione della presenza di Giuseppina

Martinuzzi,che nella nuova composizione occupa il posto di Paul Lafarque.

Si susseguono delle notti inosonnie,nelle quali ad un tratto folgora nel pieno della sua posa

Vera Zuzulic,che a suo tempo tanto veniva messa in rilievo da Engels.

Klara Zetkin era per parecchio tempo trascurata,per il fatto che si riteneva sia sufficiente

la presenza di Lenin…..Alla fine prendeva il posto di Bebel.

Plehanov non era sostituibile inquanto dall' inizio occupava una posizione importante

nella composizione,quale statista simbolico che a Marx portava la notizia della trucidazione

delle bambine dei Romanov,e l'inizio del tramonto di ancora un grande idea dell'umanita'.

Cinque donne in compagnia di sette uomini potrebbe non essere ancora sufficiente,pero'

acettabile per un Ottobre del XX secolo in Europa.

La composizione consiste nel triangolo basilare: Marx,Lenin, De Leon dentro la

grande elisse. La elisse media superiore e' composta da: Giuseppina Martimuzzi,Antonio

Labriola,Engels,Marx e Plehanov,mentre la terza,minore,destra e' composta da : Monica

Prince,Rosa Luksemburg,Karl Liebknecht,Klara Zetkin e Franc Mehring,per il quale

oggi mi dispiace che abbia preso il posto di Bebel.

Vera Zazulic,con il gatto domestico,prima dell' adunamento.

Due bambini si sono trovati li' spontaneamente.

La scelta finale degli statisti del ''Processo d'ottobre'' e' frutto di mera soggetivita'

dell' autore, che mai e poi mai a nessuno la imporra', fuori dal proprio vedere.

Il posto d' incontro e un' aula giudiziaria di Parenzo,dalla quale si estendeva la

veduta del porto cittadino,nel mentre di una noiosa accusa,che ricordava all' imputato

le parole di Dostojevski: '' Tutti siamo,a tutti, per tutto colpevoli.''



Severino Majkus.













Post je objavljen 04.06.2008. u 16:10 sati.