ponedjeljak, 30.07.2007.

PERCHE´SI DICE COSI˙? - 1. parte

A bizzeffe

Viene dalla lingua araba, dove bizzaf significa "molto".


A caval donato non si guarda in bocca

Il proverbio significa che dei regali dobbiamo sempre essere grati, anche se di scarso valore; e si dice cosi` perche˙ l'eta` di un cavallo si giudica guardando lo stato della sua dentatura, non il numero dei denti.


Acqua in bocca

Il lessicografo Giacchi da` questa spiegazione. Si narra che una femminuccia, molto dedita alla maldicenza, ma anche devotissima, pregasse il suo confessore di darle un rimedio contro quel peccato. Il confessore diede alla donna una boccetta d'acqua del pozzo raccomandandole di tenerla sempre con se` e quando sentiva la voglia di 'sparlare' ne mettesse alcune gocce in bocca e ve le tenesse ben chiuse finche` non fosse passata la tentazione. La donna cosě fece e alla fine si libero` del vizio di sparlare.


Alle calende greche

Nel calendario romano con la parola calende si indicava il primo giorno d'ogni mese, Ma questo era ignoto ai Greci. Percio`, fin da tempi remoti, si dice rimandare alle calende greche una faccenda, per intendere che essa non sara` fatta mai.


Avere la coda di paglia

Un'antica favola racconta che una giovane volpe cadde disgraziatamente in una tagliola; riusci` a fuggire ma gran parte della coda rimase nella tagliola. Si sa che la bellezza delle volpi e` tutta nella coda, e la poveretta si vergognava di farsi vedere con quel brutto mozzicone. Gli animali che la conoscevano ebbero pieta` e le costruirono una coda di paglia. Tutti mantennero il segreto tranne un galletto che disse la cosa in confidenza a qualcuno e, di confidenza in confidenza, la cosa fu saputa dai padroni dei pollai, i quali accesero un po' di fuoco davanti ad ogni stia. La volpe, per paura di bruciarsi la coda, evito` di avvicinarsi alle stie. Si dice che uno ha la coda di paglia quando ha commesso qualche birbonata ed ha paura di essere scoperto.


Calma e gesso!

Questo non e` propriamente un modo di dire ma un'esclamazione con la quale si invita una persona a non prendere delle decisioni affrettate delle quali, in futuro, potrebbe pentirsi; ma, al contrario, valutare con la massima attenzione una determinata situazione per affrontarla nel modo migliore e "goderne", eventualmente, i benefici.


Campa cavallo

Si racconta che un povero diavolo portava a mano un cavallo vecchio, stanco, sfinito, per una strada sassosa dove si vedeva appena, di quando in quando, un misero filuccio d'erba. Il cavallo stava per cadere, sopraffatto dalla fame e il padrone cercava d'incoraggiarlo dicendogli: "Non morire, cavallo mio, tira avanti ancora per un po'; campa finche` crescera` l'erba e potrai sfamarti".













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