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srijeda

prosinac

2007

I 5 Fashion Errori delle Feste

La stagione delle vacanze natalizie puo` portare a dei fashion disastri!
Ma con un piccolo aiuto, potete imparare come evitare gli errori piu` comuni nelle feste natalizie e apparire al vostro meglio quest’anno!

Ecco i cinque passi falsi piů comuni:

1. Vestirsi troppo scintillanti

Glitter, particolari metallici e ornamenti vari vanno bene per i party natalizi e di fine anno.
Ma, in effetti, scintillare troppo potrebbe essere un errore, specialmente se portate dettagli dorati o argentati in zone che non dovreste evidenziare troppo…. Qualche dettaglio metallico e glitter e` ok…ma attenzione a non sottolinare troppo i vostri punti critici!!

2. Mostrare troppa pelle

Mini gonne e abitini mozzafiato possono apparire favolosi sulle passerelle, ma nella realta` sono quasi impossibili da portare. Non solo e` possibile essere sexy lasciando qualcosa all’immaginazione, ma e` anche il modo di apparire al meglio! Il segreto e` accentuare i propri punti forti: una camicetta semplice un po’ sbottonata sotto a un blazer classico, uno spacco su una gonna seriosa, un vestito a collo alto ma corto…

3. Farsi soprendere senza nulla da mettere

Niente e` peggio di essere invitate ad una festa favolosa e non avere nulla da mettere.
Tenendo qualcosa di basico nel proprio armadio sarete sempre pronte per inviti last minute…
Un tubino o un abitino nero possono essere portati in piu` occasioni semplicemente cambiando gli accessori: un paio di scarpe favolose, una borsetta scintillante, un foulard malizioso…

4. Farla “troppo complicata”

Invece di cercare di mettere insieme abiti diversi, provate un abitino nero questa stagione: non solo valorizza tutte, ma e` portabile in tutte le occasioni. Acessoriatevi e sarete pronte, dalla cena aziendale, alla festa in disco!

5. Essere troppo o troppo poco eleganti

Vi presentate in jeans e tutti sono in tiro, vi siete messe un abito lungo e tutti vestono abiti da ufficio…un incubo!
Pochi abiti possono esser adatti a molte occasioni: ad esempio, il tubino per lei e l’abito scuro per lui. Con entrambi potrete presenziare con successo a feste formali o coktails!





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nedjelja

prosinac

2007

Ecco il nuovo passaparola per vendere moda giovanile

Da internet, agli adesivi sui muri dei locali o dei cestini in strada: cambiano le strategie pubblicitarie. E spesso i loro autori sono giovanissimi - partita dagli Stati Uniti, questa tendenza domina da tempo l'abbigliamento dei ragazzi. Ed e` quindi un buon terreno su cui seminare nuovi marchi: ci si ispira ai graffiti, all'arte dello stencil, al mondo dei writers che usano i muri come tele, agli skateboarders che pattinano con le loro tavole a rotelle sui marciapiedi della citta`, ma anche all'immaginario d'Oriente, il tutto guardando ai piu` giovani come ispiratori e pure destinatari ultimi del prodotto. Sono loro infatti a vestire gli abiti e a portare in giro il gusto, i valori, lo stile che rappresentano. E sono sempre loro ad attivare quel passaparola in cui tutte le aziende ripongono le loro speranze, dopo aver versato soldi nelle casse della promozione.
Eppure, come cambiano felpe e magliette, anche la comunicazione praticata dai marchi amati dai ragazzi sembra aver preso una nuova piega: piu` minimale, fatta di adesivi sparsi e appiccicati su un cestino della spazzatura o sulla porta di un locale trendy. Cosi` un marchio italiano neonato, ma gia` abbastanza conosciuto tra i ragazzi , che si chiama R35P3C7, la cui striscia alfanumerica vuole richiamare la parola inglese 'respect', ha scelto proprio questa formula di comunicazione per farsi spazio nel mercato, tra le margherite di Guru e i cuori di Sweet Years. Quello che colpisce soprattutto dei marchi emergenti nel settore moda/giovani e` il fatto che siano proprio dei giovani a esserne gli artefici: da Guru al recente, meno noto, caso messo in piedi da un gruppo di giovani universitari milanesi che hanno creato, rendendolo tangibile su t-shirt e felpe, la Filosofia del povero, ovvero chi recepisce tutto senza filtro. L'idea/manifesto di questi giovani studenti universitari e` stata poi calata su t-shirt e altre linee di abbigliamento, con frasi a effetto che in modo ironico - a volte decisamente un po' sopra le righe - trattano alcune tematiche forti del mondo della moda e dei consumi. Un'idea che ha avuto successo di mercato tanto da farla diventare una vera e propria linea di abbigliamento, anche se parte del pubblico femminile pare non abbia accettato di indossare tale linea.

Che posto ha il marchio nell'immaginario giovanile? Quanto determina la scelta di un prodotto?
Secondo le piu` recenti ricerche, fino ai 10 anni e` il prodotto con i suoi attributi ad affermarsi e a catturare l'attenzione, poi e` l'immagine di marca a funzionare da vero e proprio catalizzatore nei processi d'acquisto.

Quali forme di comunicazione funzionano meglio per "attirare" gli adolescenti?
L` invasione crescente dei messaggi pubblicitari, i flussi comunicativi sempre piu` veloci (anche grazie a Internet), i consumatori sempre alla ricerca di novita`, l`aumento quantitativo delle marche (soprattutto nel settore moda/giovani), il cambiamento insito nel sistema moda non fa che spingere le marche a innovare e innovarsi continuamente, a cercare nuove vie e nuovi territori di comunicazione. Nascono cosi` nomi stravaganti e originali (come l'illeggibile ma alquanto innovativo R35P3C7) o i fenomeni di guerriglia pubblicitaria che arriva ovunque scavalcando i limiti "fisici" dei mass media tradizionli (adesivi incollati su muri, panchine e bidoni dell'immondizia).

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