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nedjelja

listopad

2007

Il MUSEO DEL CINEMA

Un museo del cinema e` una sfida, un tale museo all’interno della Mole Antonelliana, monumento simbolo di Torino, e` un'impresa ardita. Ma non impossibile. All’interno della costruzione in muratura piu` alta d’Europa le ricchissime collezioni della Fondazione Maria Adriana Prolo prendono vita e forma proprie. Un’opera colossale che porta prestigio al capoluogo piemontese ed all’Italia, una sorta di macchina del tempo che raccoglie i reperti cinematografici che permettono di ripercorrere la storia della settima arte, a partire dalla lanterna magica, passando per i film muti, fino ad arrivare ai nostri giorni.
Il Museo Nazionale del Cinema alla Mole Antonelliana Di Torino ha una superficie complessiva di 3200 metri quadrati articolata su cinque livelli espositivi. Dall’entrata si accede alla zona dedicata all’Archeologia del Cinema, area in cui il visitatore sperimenta in prima persona l’esperienza visiva del teatro d’ombre, della scatola ottica e della lanterna magica, progenitori del cinematografo. Da qui un ascensore permette l’accesso ai livelli della Macchina del Cinema, il vero e proprio percorso didattico, dedicato alle diverse fasi di produzione e realizzazione del film. Si puň poi scegliere se risalire la suggestiva scala elicoidale, posta al centro dell’esposizione, per ammirare la Collezione dei Manifesti oppure passare direttamente al cuore pulsante del museo, l’Aula del Tempio. In questa zona i visitatori assistono alla proiezione di due filmati in 35mm e ammirano giochi di luci ed effetti speciali proiettati sulla cupola del monumento. L’Aula del Tempio e` circondata da dieci cappelle dedicate alla storia del cinema e di alcuni suoi generi. Dall’Aula del Tempio parte infine la grande scala elicoidale che porta alla rampa dove si possono ammirare la Collezione di Manifesti, le cappelle in prospettiva aerea e le opere di giovani videoartisti. Ci sono poi filmati e sezioni dedicate ai diversi generi, dall’horror alla fantascienza, dal surrealismo al neorealismo, dall’animazione alla commedia, che portano ad un contatto intertattivo col pubblico. Per arrivare alle zone destinate ai produttori, agli attori, ai registi ed agli oggetti di culto, tra cui un bustino nero di Marilyn. Non potevano mancare gli spazi per le sceneggiature ("Psycho", "Quarto Potere"), i bozzetti ("Via col Vento", "Tempi Moderni", "Il grande dittatore"), gli storyboard ("L’impero colpisce ancora") ed i disegni ("Casanova").
Il Museo Nazionale del Cinema di Torino appare come un luogo in cui ritrovare lo spirito del cinematografo delle origini dove i visitatori, dopo essersi lasciati convincere ad assistere a una dimostrazione di quello strano marchingegno chiamato cinematografo, si abbandonano totalmente alla suggestione e al fascino delle immagini in movimento.

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La Mole Antonelliana

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