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HOTEL PARADISO SAN REMO : SAN REMO


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Hotel Paradiso San Remo





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  • L'Hotel du Libre echange ("Free Exchange Hotel") is a comedy written by the French playwrights Georges Feydeau and Maurice Desavallieres in 1894. The play takes place in Paris in the 19th century, and follows two Parisian households and their friends over the course of two days.

  • Hotel Paradiso is a 1966 film released by Metro-Goldwyn-Mayer. It was directed by Peter Glenville and based on the play Hotel du Libre Echange by Maurice Desvallieres and Georges Feydeau.





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  • Saint Romulus of Genoa (also Remo; Italian: Romolo, Ligurian: R?mu) was an early Bishop of Genoa, around the time of Saint Syrus. His dates are uncertain: since Jacobus da Varagine traditional lists compiled from local liturgies generally place his bishopric fourth in a largely legendary list.

  • The San Remo (145 and 146 Central Park West) is a luxury, 27-floor, co-operative apartment building in New York City located between 74th and 75th streets, about 1/10 of a mile north of the Dakota building (which is located between 72nd and 73rd.

  • a fishing settlement located at the western tip of the Anderson Peninsula, opposite Newhaven on Phillip Island. San Remo was the landing point for George Bass on his 1797 voyage, during which he explored a thousand kilometre of coastline from an open whaleboat.











San Remo Chiesa Russa




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Fu la zarina Maria Aleksandrovna, moglie di Alessandro II, ad inaugurare la consuetudine dei soggiorni in riviera dei russi, trascorrendo a Sanremo l’inverno tra il 1874 ed il 1875. In segno di riconoscenza fece dono alla citta che la ospito dei palmizi per il lungomare: le autorita cittadine in segno di gratitudine le dedicarono il viale, chiamandolo Corso Imperatrice, nome che conserva tutt’oggi.

Alla corte sanremese della zarina trascorse il suo ultimo inverno lo scrittore A. K. Tolstoj (lontano parente di Leone Tolstoj) dalle cui lettere possiamo conoscere l’atmosfera della vita dei russi sulla Riviera italiana.

Sull’esempio della zarina comincio a trascorrere le stagioni invernali a Sanremo l’aristocrazia russa, compresi i membri della casa imperiale. Il granduca Aleksej Michajlovic, malato di tubercolosi, vi venne per curarsi nel 1895 e vi mori a soli vent’anni (e sepolto nella cattedrale dei Santi Pietro e Paolo a Pietroburgo). Negli anni ’90 del secolo scorso soggiorno a Villa Flora il granduca Sergej Michajlovic, a cui successivamente, come anche alla zarina Maria Aleksandrovna, fu scritta la prima idea della costruzione della Chiesa russa. Molte famiglie aristocratiche, come ad esempio gli Olsufev, gli Seremetev ed i Demidov, possedevano ville per trascorrere l’inverno in Riviera. Molti russi malati di tubercolosi scelsero Sanremo come luogo di soggiorno. In citta sorsero un bagno, un forno e una farmacia russi.

Verso la fine dell’800 l’idea della costruzione della chiesa prese definitivamente corpo tra i membri della Colonia Russa, ma il progetto si trascino a lungo a causa dell’assenza di mezzi economici. Fino al 1908, quando fu consacrata la cappella russa nel cimitero, le Liturgie talvolta si svolgevano in alcune chiese private, come nella villa della signora Strekalova (Villa Gloria) e nell’edificio di Via Roma 22. Solo nel 1910 sorse il Comitato di sorveglianza (in seguito, di Costruzione) con a capo l’ex procuratore capo del Santo Sinodo, il senatore V.K. Sabler, che nel 1882 aveva trascorso sei mesi a Sanremo per curarsi. Secondo le sue parole egli “ aveva visto di persona quanto fosse necessaria la chiesa in una citta visitata da molte migliaia di malati”. Sabler nel 1911 divenne di nuovo Procuratore capo del Santo Sinodo e la faccenda ricevette una notevole spinta.
Con sommo Decreto del 12 marzo 1912 l’Imperatore Nicola II approvava il Comitato di Sanremo e permetteva “di condurre ovunque in Russia la raccolta di offerte”; egli stesso vi contribui con duemila rubli.

Il Comitato era composto da sacerdoti russi, diplomatici, membri della colonia, possiamo citare ad esempio il vescovo Vladimir Putiata, pastore negli anni 1907- ’11 di tutte le chiese russe all’estero, l’arciprete Nikolaj Akvilonov, rettore di Mentone, l’ambasciatore a Roma A.N. Krupenskij, il console generale a Genova principe A.A. Gagarin, la contessa E.T. Olsufeva, gli architetti A.V. Scusev, P. Agosti, A. Tornatori, il sottoprefetto P. Bodo, il sindaco di San Remo A. Natta-Soleri, il direttore della Societa Bancaria Italiana F. Debreaud .

Vice presidente fu eletto il conte B.S. Seremetev, che risiedeva stabilmente a Sanremo, sebbene anima e organizzatore di tutta l’impresa fosse il conte V.I. Tallevici, di famiglia russo-rumena. Inoltre il conte Tallevici e sua moglie prestarono al Comitato un’ingente somma di denaro, che permise di portare a termine i lavori.

Le autorita locali assunsero un atteggiamento di benevola comprensione verso il progetto russo e promisero perfino di fornire il terreno per la costruzione, anche se poi non se ne pote far nulla. Il Comitato individuo un bellissimo appezzamento di terreno in centro citta, di fronte alla stazione ferroviaria e, simbolicamente, all’inizio di Corso Imperatrice; nel Maggio 1912 con i diciottomila rubli raccolti il Comitato lo pote acquistare, intestandolo al conte Tallevici. Lo schizzo della costruzione fu fatto dall’architetto A. V. Scusev, che era divenuto celebre come esperto dell’architettura religiosa russa. In quel periodo poteva vantare il restauro dell’antica cattedrale a Ovruc e la costruzione a Mosca del convento di Marta e Maria. Quasi sicuramente era stato interessato al progetto di Sanremo da Maria Suchanina, sua cugina, che risiedeva in Riviera. In epoca sovietica Scusev fece poi una carriera strabiliante, iniziandola con la costruzione del mausoleo di Lenin. A Sanremo egli non fu mai presente e tutti i disegni di cantiere furono eseguiti da un architetto del luogo, l’Ing. Pietro Agosti, con la collaborazione dell’Ing. Antonio Tornatori. L’Agosti elaboro e presento il progetto definitivo per l’approvazione delle competenti autorita italiane, segui la costruzione e a buon diritto quindi puo essere considerato il costruttore principale dell’opera. L’architetto faceva anche parte della locale giunta comunale e dopo la sua morte gli fu dedicata una via, Via Pietro Agosti.

La prima pietra fu posata il 26 novembre (9 dicembre) da padre Nikolaj Akvilon











San Remo




San Remo





San Remo is the gateway to Phillip Island on the eastern entrance of Western Port.

San Remo offers diverse accommodation options, from caravan parks to motels and newly opened resort. There is a shopping centre, medical clinic and community care centre. Tennis, squash and bowling greens are available and there is a sheltered safe beach and an excellent surf beach in town.

San Remo is a significant ocean and bay fishing port and the San Remo Fisherman’s Cooperative the leading supplier of fresh fish for the region. Holidaymakers can enjoy ocean fishing and boat charters that leave from the jetty.

The pelicans are fed daily at 11.30am on the foreshore and there are barbeques, playgrounds and toilets on Marine Parade and Back Beach Road.









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Post je objavljen 12.12.2011. u 14:14 sati.