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Marketing

Ecco il nuovo passaparola per vendere moda giovanile

Da internet, agli adesivi sui muri dei locali o dei cestini in strada: cambiano le strategie pubblicitarie. E spesso i loro autori sono giovanissimi - partita dagli Stati Uniti, questa tendenza domina da tempo l'abbigliamento dei ragazzi. Ed e` quindi un buon terreno su cui seminare nuovi marchi: ci si ispira ai graffiti, all'arte dello stencil, al mondo dei writers che usano i muri come tele, agli skateboarders che pattinano con le loro tavole a rotelle sui marciapiedi della citta`, ma anche all'immaginario d'Oriente, il tutto guardando ai piu` giovani come ispiratori e pure destinatari ultimi del prodotto. Sono loro infatti a vestire gli abiti e a portare in giro il gusto, i valori, lo stile che rappresentano. E sono sempre loro ad attivare quel passaparola in cui tutte le aziende ripongono le loro speranze, dopo aver versato soldi nelle casse della promozione.
Eppure, come cambiano felpe e magliette, anche la comunicazione praticata dai marchi amati dai ragazzi sembra aver preso una nuova piega: piu` minimale, fatta di adesivi sparsi e appiccicati su un cestino della spazzatura o sulla porta di un locale trendy. Cosi` un marchio italiano neonato, ma gia` abbastanza conosciuto tra i ragazzi , che si chiama R35P3C7, la cui striscia alfanumerica vuole richiamare la parola inglese 'respect', ha scelto proprio questa formula di comunicazione per farsi spazio nel mercato, tra le margherite di Guru e i cuori di Sweet Years. Quello che colpisce soprattutto dei marchi emergenti nel settore moda/giovani e` il fatto che siano proprio dei giovani a esserne gli artefici: da Guru al recente, meno noto, caso messo in piedi da un gruppo di giovani universitari milanesi che hanno creato, rendendolo tangibile su t-shirt e felpe, la Filosofia del povero, ovvero chi recepisce tutto senza filtro. L'idea/manifesto di questi giovani studenti universitari e` stata poi calata su t-shirt e altre linee di abbigliamento, con frasi a effetto che in modo ironico - a volte decisamente un po' sopra le righe - trattano alcune tematiche forti del mondo della moda e dei consumi. Un'idea che ha avuto successo di mercato tanto da farla diventare una vera e propria linea di abbigliamento, anche se parte del pubblico femminile pare non abbia accettato di indossare tale linea.

Che posto ha il marchio nell'immaginario giovanile? Quanto determina la scelta di un prodotto?
Secondo le piu` recenti ricerche, fino ai 10 anni e` il prodotto con i suoi attributi ad affermarsi e a catturare l'attenzione, poi e` l'immagine di marca a funzionare da vero e proprio catalizzatore nei processi d'acquisto.

Quali forme di comunicazione funzionano meglio per "attirare" gli adolescenti?
L` invasione crescente dei messaggi pubblicitari, i flussi comunicativi sempre piu` veloci (anche grazie a Internet), i consumatori sempre alla ricerca di novita`, l`aumento quantitativo delle marche (soprattutto nel settore moda/giovani), il cambiamento insito nel sistema moda non fa che spingere le marche a innovare e innovarsi continuamente, a cercare nuove vie e nuovi territori di comunicazione. Nascono cosi` nomi stravaganti e originali (come l'illeggibile ma alquanto innovativo R35P3C7) o i fenomeni di guerriglia pubblicitaria che arriva ovunque scavalcando i limiti "fisici" dei mass media tradizionli (adesivi incollati su muri, panchine e bidoni dell'immondizia).

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Post je objavljen 23.12.2007. u 19:14 sati.