Pregled posta

Adresa bloga: https://blog.dnevnik.hr/ragazzicomcuriosita

Marketing

PERCHE´SI DICE COSI`? - 4. parte

L'uovo di Colombo

Si racconta che dopo che Cristoforo Colombo scopri` l'America, ci furono tante persone che cercavano di sminuire la sua impresa dicendo che non era poi stato una gran che. Sembra che un giorno Cristoforo Colombo avesse attorno a se´ parecchi di tali contestatori e domando loro:"Chi di voi e` capace di fare star ritto un uovo?" Tutti ci provarono ma nessuno ci riusci`: Allora Colombo prese l'uovo, lo schiaccio` da un lato e la cosa risulto` facilissima...


Lupus in fabula

Anche se adesso questo detto ha assunto una valenza un po' diversa, originariamente stava a significare l'arrivo di una persona che ci impedisce di parlare su un certo argomento. Questo perche´ nelle antiche favole si parlava sempre del lupo come di animale pericolosissimo; si diceva che la sua presenza togliesse la parola agli uomini, facendoli ammutolire dallo spavento.


Mangiare la foglia

In origine l'espressione era "aver mangiato la foglia" con il significato di 'capire al volo'; intendere prontamente il senso del discorso; capire subito le intenzioni altrui. Fra le tante spiegazioni, quella che da` Ugo Enrico Paoli sembra la piu` convincente. Egli considera la foglia come un collettivo: piu` foglie che si fanno mangiare agli animali vaccini. Questi si dividono in due gruppi: i lattanti che prendono il nutrimento dalla poppa materna e le bestie adulte che hanno gia` cominciato a mangiare la ... foglia. Secondo il Paoli, quindi, il senso pratico del mondo contadino ha associato alla locuzione "aver mangiato la foglia" il concetto di saggezza.


Non esser della parrocchia

Non far parte di un gruppo, di una combriccola; essere, insomma, un "estraneo", in particolare riferito a colui che volontariamente si tiene fuori dalle discussioni e da ambienti che non gli "aggradano". L'aneddoto di un autore ignoto tenta di dare una spiegazione circa l'origine del modo di dire: "Si narra che un sacerdote, durante la predica, allo scopo di sollevare il morale un po' depresso dei suoi fedeli si mise a raccontare qualcosa di molto divertente che provocava frequentissimi sorrisi negli astanti. Uno soltanto, in fondo alla navata, ascoltava impassibile, come se fosse 'estraneo' all'ambiente. Un fedele, incuriosito, non pote´ trattenersi dal chiedergli spiegazioni del suo strano comportamento. 'Mi perdoni ¬ l'apostrofo` ¬ perche´ mai lei non ride?'. E quest'ultimo, con assoluta cortesia, 'perche´ non sono della parrocchia'; volendo dire, probabilmente, che non capiva a cosa si riferissero le spiritose battute del sacerdote, non conoscendo ne´ il posto ne´ la gente".


Ovazione

Si dice che viene tributata un'ovazione ad una persona quando viene acclamata dalla folla, con applausi, ecc. Secondo i Romani, quando uno era degno di onoranze, lo si faceva procedere a piedi o a cavallo con una toga ricamata e incoronato di mirto, fra le ali della folla. Poi in suo onore veniva sacrificata una pecora; e proprio dal nome di quest'animale (ovis = pecora) la cerimonia si chiamava ovazione.


Per filo e per segno

Un tempo, gli imbianchini sul muro e i segantini sul legno usavano 'batter la corda', ossia tenevano sul muro o sul legno un filo intinto di una polvere colorata e poi lo lasciavano andare di colpo, in modo che ne rimanesse l'impronta. Tale impronta o segno indicava la linea da seguire nell'imbiancare o nel segare. Da li` e` derivato l'uso di dire per filo e per segno per intendere 'ordinatamente, con sicura esattezza'.







Post je objavljen 08.08.2007. u 18:40 sati.