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I vari significati del termine cultura

In italiano, cultura è un termine dotto che riprende la parola latina cultura, derivato dal verbo colere che significava coltivare, da cui proviene anche il nostro agricoltura, la coltivazione dei campi. Il verbo in latino , con l’affermarsi dell’agricoltura stanziale, da coltivare un territorio prese anche il significato di abitare, cioè vivere stabilmente in un determinato luogo; da qui il nostro inquilino, colui che abita in una casa altrui pagando l’affitto. La coltivazione dei campi esigeva cure continue e attente, per cui fu facile estendere l’uso del verbo colere a tutte le attività e situazioni che richiedevano un’assidua cura. E il sostantivo cultus, tratto dal participio passato del verbo, venne a indicare non solo il coltivare, ma anche la cura in generale per qualcosa, e in senso specifico tanto il servizio religioso verso gli dei, quello cioè che tuttora chiamiamo culto, quanto la coltivazione degli esseri umani, in particolare dei giovani, cioè la loro educazione. Da quest’ultima accezione proviene il valore di cultura nel suo senso moderno più generale: il complesso di conoscenze, tradizioni e saperi che ogni popolo considera meritevoli di essere trasmessi alle generazioni successive. In antropologia si parla di culture orali cioe` di quel processo di trasmissione delle conoscenze affidata alla memoria degli anziani e di cultura materiale cioe` quell` insieme dei manufatti prodotti da una popolazione, grazie ai quali è possibile ricostruirne modi di vita e credenze documentati in molti musei archeologici ed etnografici. Nella nostra civiltà occidentale il concetto di cultura e` considerato come l`insieme di conoscenze depositate nei libri tanto che nella mentalità corrente si è arrivati a considerare persone colte o addirittura uomini di cultura coloro che hanno letto tanti libri. E anche nella definizione delle lingue di cultura del passato o attuali è prevalente il collegamento a importanti tradizioni letterarie scritte o più in generale culturali di grande prestigio. Tuttavia la cultura non si identifica esclusivamente con le tradizioni scritte: si pensi a culture di massa come quelle attuali, in cui attraverso i grandi mezzi di comunicazione si è affermata una multimedialità sempre più intensa, che unisce codice linguistico, soprattutto parlato, immagine e suono. Non a caso la denominazione, coniata in tempi molto recenti, di beni culturali si estende non solo al patrimonio librario di una nazione, ma a tutta la sua arte, e addirittura all’ambiente. Inoltre nel nostro villaggio globale si sono ampliati i processi di acculturazione e di fusione fra culture di popoli e razze anche molto lontani. Certo, il diverso, corre sempre il rischio di essere guardato con sospetto e di generare conflitti: ma la storia ci mostra che la chiusura verso l’esterno non solo caratterizza in realtà una sottocultura, ma è dannosa: ed è proprio ciò che la cultura ci insegna a evitare e ci insegna anche che avere una grande cultura non significa essere intelligente.

cultura, ae dal verbo colere = coltivare
= abitare = vivere stabilmente in un determinato luogo


cultus = cura per qualcosa
= servizio religioso = culto
= educazione

cultura = complesso di conoscenze
= tradizione
= cultura orale = memoria
= cultura materiale = vita, museo
= libro = uomini di cultura
= lingue di cultura
= culture di massa = suono
= beni culturali = nazione, arte, ambiente
= acculturazione = razza = conflitto = sottocultura


Post je objavljen 11.05.2007. u 11:30 sati.